Nel giorno in cui Fabrizio De André avrebbe compiuto 85 anni, abbiamo ricordato – insieme a Dori Ghezzi, alla Vice-Presidente Ascani, al Sottosegretario Mazzi, all’Assessore Smeriglio, ad Assoconcerti e agli artisti Paolo Turci e Paolo Fresu – alla Sala della Regina della Camera dei deputati la potenza della sua musica, che appartiene – a tutti gli effetti – alla tradizione letteraria del Novecento italiano.
L’eredità di De André unisce tutti ed è riconosciuta trasversalmente da ogni generazione e fascia sociale.
De André non è stato solo un cantautore capace di scrivere capolavori che ancora oggi continuano a essere ascoltati da tutti, ma soprattutto è stato un evocatore di mondi, un “raccontatore” – come si amava definire – di storie uniche, universali, che spaziano e raccolgono luoghi, tradizioni, dialetti e persone.