Ancora una volta il Presidente Meloni ha dimostrato una visione in politica estera concreta e pragmatica. Siamo a favore di un piano di difesa europea integrato, che non preveda solo l’acquisto di armi, ma che lavori con interoperatività anche sui servizi essenziali, infrastrutture energetiche, catene di approvvigionamento, potenziamento degli apparati di difesa dagli attacchi cibernetici. Come ha sottolineato Giorgia Meloni, se una Nazione non è capace di difendersi da sola, non può affermare il proprio interesse nazionale. I rappresentanti delle opposizioni si indignano e applaudono in piazza ai passaggi del Manifesto di Ventotene, ma – come ha letto il Presidente Meloni in Aula – questo proponeva un modello europeo rivoluzionario-socialista, contro la proprietà privata e mondialista, frutto dell’ideologia estremista legata al tempo all’Unione Sovietica. Pur rispettando il coraggio di chi ha sofferto la prigione e il confino per le proprie idee, il Governo Meloni è anticomunista, in linea con la Risoluzione votata al Parlamento europeo che ha equiparato il regime sovietico alla stregua delle altre dittature totalitarie e di cui la visione egemonica di Putin è l’erede diretta. Noi siamo per un’Europa dei popoli, veramente libera e che ricopra finalmente un ruolo da protagonista nello scacchiere geopolitico mondiale”.
