In ricordo della strage di Acca Larentia e le vittime del terrorismo Franco, Francesco e Stefano – rimasti ancora senza verità e giustizia – ho partecipato questa mattina, insieme alle istituzioni nazionali, locali e con i rappresentanti della Regione Lazio, alla commemorazione di quella tragica notte.
Al tempo della giunta di centrodestra, su mia proposta, approvammo l’apposizione di una targa toponomastica per i 3 ragazzi trucidati barbaramente a cui le amministrazioni successive del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico, come dato di fatto, non hanno dato seguito. Da sempre lavoriamo per avere una memoria nazionale condivisa degli Anni di Piombo e per arrivare ad una verità piena su gli assassini dei giovani militanti – di destra e di sinistra – e dei componenti delle forze dell’ordine. Ad esempio, dobbiamo continuare a fare luce sull’arma utilizzata per la strage di Acca Larentia che, come ha evidenziato l’avvocato Cutonilli esperto del tema, risulta essere la stessa Skorpion utilizzata per assassinare Ezio Tarantelli, sindacalista di sinistra, Lando Conti, ex sindaco repubblicano di Firenze, e Roberto Ruffilli, senatore democristiano, ma che, nel 1977, sparì nel nulla.
Auspichiamo, in questo senso, l’approvazione delle Commissioni d’inchiesta presentate in I Commissione e la prosecuzione del lavoro che il Parlamento sta svolgendo in questi decenni – che ancora non è concluso – per fare luce sulla verità sul terrorismo e le stragi in Italia del secondo dopoguerra.