A Timișoara in Romania all’inaugurazione della mostra “Le luci di Caravaggio. L’inizio della modernità nella pittura europea, capolavori della collezione Roberto Longhi”, importante operazione di diplomazia culturale tra l’Italia e la Romania che si pone in continuità con l’eredità di Timişoara di Capitale Europea della Cultura del 2023 e che abbiamo sostenuto convintamente come Commissione Cultura della Camera.
La mostra è la prima esposizione di pittura in Romania che beneficia dei patrocini dei Ministeri della Cultura Italiano e Romeno, segnando la prima volta che un’opera d’arte di Michelangelo Merisi da Caravaggio viene esposta in un museo della Romania.
Caravaggio scatena subito in chi lo guarda un’emozione fortissima perchè ha una rappresentazione cinematografica. Roberto Longhi – storico dell’arte che lo ha riscoperto – aveva intercettato questa peculiarità ed ispirò Pasolini e il suo lavoro. Caravaggio tira fuori l’anima dei suoi personaggi e li rappresenta nella cruda realtà, con i piedi sporchi, i movimenti improvvisi e la violenza della vita reale.
L’esposizione raffinata di Timisoara è unica perché a differenza delle altre mostre costruisce – su un’opera iconica come “ragazzo morso da un ramarro” – la “rupture” che Caravaggio ha portato nell’arte europea e in tutti i pittori che, pur non definendosi caravaggeschi, si ispireranno a lui.
La mostra, parte di una più ampia iniziativa culturale volta a far conoscere al pubblico i movimenti artistici italiani ed europei, e curata con gli approfondimenti della rinomata Fondazione Roberto Longhi in dialogo con il fondo di Zsigmond Ormos, mecenate e fondatore del Museo Nazionale di Collezione d’Arte Timisoara, è un esempio di diplomazia culturale che promoviamo da sempre.