Il 23 ottobre 1956 a Budapest il popolo ungherese – partendo dai giovani studenti ed operai – decise di ribellarsi al regime comunista e allo stalinismo, che represse la rivolta nelle settimane successive con i carri armati. In quegli anni la maggior parte dei dirigenti del Partito comunista italiano – dalle colonne dell’Unità – si schierarono dalla parte dell’Unione Sovietica contro la richiesta di democrazia degli ungheresi. Ieri come oggi, ricordiamo tutti i martiri europei, che – da Budapest a Praga – sacrificarono la vita per la libertà dei propri popoli dal totalitarismo sovietico.