A Venezia all’incontro del Soft Power Club sull’industria culturale italiana, il suo ruolo geopolitico nello scenario mondiale e il rapporto con la nuova sfida contemporanea dell’intelligenza artificiale generativa. È stata l’occasione per lanciare tre proposte: un modello di linguaggio italiano sviluppato con la Treccani, una normativa di cybersicurezza che comprenda anche la cultura e una legge che regoli l’IA nella cultura. Cultura e creatività oltre ad arricchire la nostra identità e alimentare la domanda di Italia nel mondo, possono aiutarci a decodificare il presente. L’Intelligenza artificiale generativa applicata ai prodotti culturali può coniugare innovazione con tradizione.
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