La presenza al G7 Cultura – a cui ho avuto l’onore di partecipare ieri alla cena inaugurale – di Lavia, che è simbolo e icona della cultura italiana aldilà di ogni appartenenza, ha lanciato un messaggio di apertura e di sintesi, che è anche l’indirizzo che vogliamo lanciare a livello europeo e mondiale. La prima uscita internazionale del Ministro Giuli a Napoli è un successo e c’è un clima positivo di confronto e rispetto reciproco con tutti i ministri partecipanti. Stiamo facendo vedere al mondo il volto migliore dell’Italia.
Bene le conclusioni, poi, del G7 cultura di Napoli che, in particolare sull’intelligenza artificiale, si colloca nella presa di posizione della dichiarazione del G7 di Kyoto e poi confermato da quello italiano di quest’anno tenuto dal presidente Meloni. Sono tutelate dal diritto d’autore solo le opere prodotte dall’essere umano. La legge italiana lo dice chiaramente: non si tutela ciò che non è partorito da mente umana.
Per primi abbiamo avviato un’indagine conoscitiva in Parlamento sull’innovazione nei settori culturali che ha evidenziato sin da subito i rischi e le opportunità per il lavoro creativo. Già nel parere sul Tusma introducemmo una specifica osservazione sul “watermark” per riconoscere i contenuti prodotti da IA, da intelligenza umana o ibridi, norma poi inserita nel DDL IA ora al vaglio delle Camere. Abbiamo lanciato da Venezia una specifica proposta per costituire un modello di linguaggio per l’addestramento dell’IA basandosi sul database della Treccani così da poter mantenere la coerenza linguistica e sviluppare tecnologia nazionale sulla tutela del patrimonio culturale ucraino e sul rafforzamento delle relazioni culturali con l’Africa continueremo il lavoro portato avanti in commissione sulla diplomazia culturale. Il G7 di Napoli rappresenta il primo successo internazionale del ministro Giuli, in prosecuzione di quanto predisposto da Sangiuliano.
