Bene l’indagine conoscitiva avviata dall’Antitrust sull’editoria scolastica, un comparto che secondo le stime vale circa un miliardo di euro l’anno. Da sempre a settembre poniamo il tema nelle sedi istituzionali. In Commissione Editoria e Istruzione, lo scorso anno, abbiamo portato avanti un ciclo di audizioni sul caro libri con gli editori e le associazioni di categoria per delineare uno scenario chiaro e trovare una soluzione che sia vantaggiosa per tutti. Sulla gestione delle risorse del comparto scolastico non accettiamo lezioni da chi sosteneva l’acquisto di banchi con le rotelle e votava la fiducia alla peggiore ministra dell’istruzione della storia repubblicana. Inoltre, i dati certificano che i costi delle spese scolastiche hanno ricominciato ad aumentare quando era ministra – all’epoca ancora M5S – Lucia Azzolina nel 2020. Da sempre lavoriamo per difendere le famiglie meno abbienti che a settembre ogni anno faticano a far fronte alle spese scolastiche e contro la speculazione delle nuove edizioni, che ogni anno obbligano i ragazzi a cambiare libri identici, di cui vengono modificati il sommario, qualche scheda e l’inserto digitale. Siamo certi che l’indagine non sarà una caccia alle streghe ma solamente un procedimento per fare chiarezza su tutta filiera e su queste problematiche.

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Bene indagine antitrust su editoria scolastica

Category: AttualitàNotizie
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