Intervista al giornale la Verità sulla direttiva europea Nis 2 sulla sicurezza delle reti e dell’informazione:
L’avanzamento tecnologico senza sicurezza è un rischio che non ci possiamo permettere. L’atto dovrà essere recepito da tutti i Paesi Ue entro il 18 ottobre di quest’anno e finora l’Italia è l’unico Stato ad avervi inserito il tema della cultura, proprio con un emendamento a firma di Mollicone. Tra chi dovrà assicurare standard di protezione da cyberattacchi, i legislatori europei non hanno previsto di includere i soggetti che forniscono servizi connessi o strumentali al settore della cultura, che in Italia è rilevante per l’economia e, allo stesso tempo, critico: basti pensare all’interruzione dell’erogazione online dei ticket per accedere a un museo a causa di un attacco cibernetico o, guardando all’attualità, ai recenti attacchi ai musei francesi o alla partecipata capitolina Zetema. E siamo alla vigilia di grandi eventi, come il Giubileo nel 2025. La cultura e l’arte sono un asset economico fondamentale, oltre a rappresentare un bersaglio geopolitico ed elementi che pervadono l’opinione pubblica, per cui attaccarli significa avere attenzione mediatica mondiale. Dunque, lavoreremo col ministro Sangiuliano e il ministero della Cultura, congiuntamente all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, affinché l’Italia possa diventare il leader europeo della protezione cyber del mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo dal vivo, dell’audiovisivo, della musica, della proprietà intellettuale.