La soluzione prospettata nelle strutture adiacenti a Via Marsala e alla Caritas, messe a disposizione da Ferrovie dello Stato, in questo contesto giubilare è una buona sintesi e un’alternativa alla tensostruttura, che non ci sarà. Soluzione che va a rafforzare il ruolo importante di accoglienza della Caritas e Binario 95, che è sullo stesso asse. Rispetto a quello che diceva Caritas, in particolare, credo anche che la situazione di emergenza e il Giubileo debba coniugare la sicurezza dei residenti, dei commercianti e dei pellegrini e allo stesso tempo la gestione del disagio sociale e dell’accoglienza. Questa soluzione è più strutturale rispetto alla tensostruttura, ma non permanente.
Sono molto d’accordo con l’idea di creare e sviluppare un progetto complessivo, come proposto da Caritas, che possa andare oltre le scadenze del Giubileo ed essere risolutivo per creare percorsi di integrazione e di cura per i senza fissa dimora psichiatrici, dipendenti dalle sostanze stupefacenti e di chi ha un disagio sociale estremo, pur registrando l’abbattimento del 2% della povertà in Italia grazie alle politiche del Governo. Bisogna partire dall’emergenza – e ringrazio il Commissario del Giubileo Gualtieri per la disponibilità su questo tema – per affrontare, con la riforma delle norme vigenti, un’integrazione del volontariato per il soccorso di prima necessità con dei percorsi personali strategici di vera solidarietà.
È necessario uno sforzo complessivo di tutte le istituzioni, che non riguarda solo Stazione Termini ma è un tema cruciale che riguarda tutte le grandi città. Bisogna avere una visione strategica, coinvolgendo, oltre al volontariato, anche le forze dell’ordine, la Croce Rossa e la Protezione Civile. Può essere l’occasione per creare un format nazionale più strutturale. Per farlo dobbiamo muoverci su più livelli e non solo quello del Comune. In conclusione, vorrei porre l’attenzione sui residenti delle zone circostanti all’edificio di Via Marsala e alla loro sicurezza. Se decidiamo di istituire una sede provvisoria ma più stabile in quella zona, è fondamentale che ci sia un servizio speciale di inserimento di queste persone, che vagano in stato confusionale nei portici e nella zona della stazione, con l’aiuto della Protezione Civile e altre forze, in queste strutture e avvicinare loro il prima possibile a questi servizi. Sarà necessario anche un piano straordinario permanente di pulizia e decoro dei portici, di Piazza dei Cinquecento, di Piazza Vittorio e le zone limitrofe, che al momento sono in condizioni, appunto, indecorose.
Auspico che sia una svolta complessiva che coniughi solidarietà sociale e sicurezza per i cittadini. Fratelli d’Italia è stata la prima forza politica, in aprile scorso, a sollevare il problema e oggi a portarlo a soluzione. La tensostruttura a Piazza dei Cinquecento non ci sarà.