Il G7 a firma Meloni – con i grandi della terra e per la prima volta con il Papa – è un grande successo di diplomazia internazionale e di valorizzazione del Made in Italy, che conferma il grande lavoro che il Governo sta facendo su battaglie globali come l’impegno sui teatri di guerra, la sfida delle nuove tecnologie e il Piano Mattei.
Nel frattempo, la sinistra italiana boicotta le riforme e fa di tutto per rovinare un momento alto di diplomazia internazionale inventandosi aggressioni inesistenti.
Per quel che mi riguarda, riconosco le decisioni dell’Ufficio di Presidenza che hanno ribadito, insieme alle immagini che ho contribuito a portare, che non c’è stato nessun atto di violenza ma solo violazione dell’emiciclo e diverbio verbale. Nessuno avversario o collega dovrà mai temere atti di violenza da parte mia. Sostengo la prassi degli atti simbolici non violenti che vide tra i primi ispiratori Marco Pannella.
Al contrario, l’Onorevole Donno – la cui ricostruzione sulla presunta aggressione fisica è smentita dalle immagini – è uno dei deputati più richiamati durante le passate sedute, è stato già sanzionato lo scorso anno per 15 giorni per aggressioni agli assistenti parlamentari e anche nella scorsa legislatura è stato protagonista di parapiglia ed insulti ad ex colleghi di partito.
È ridicolo, quindi, che diventi un ‘martire’, quando è tra gli esponenti più violenti ed irriducibili dell’Aula, un vero e proprio provocatore seriale. Si scusi con il ministro Calderoli.
Bene ha fatto la maggioranza a differire il provvedimento dopo il G7.
Faccio un appello comunque ad abbassare i toni e continuare un dialogo, anche serrato, con le opposizioni ma nelle sedi e nei modi opportuni.
