Di ritorno dalla Biennale di Arte Contemporanea a Venezia, sempre più agorà mondiale per la diplomazia culturale italiana.

 

Il nuovo Presidente Pietrangelo Buttafuoco ha già preso pieno possesso del suo incarico e farà sicuramente grandi cose con la sua sensibilità culturale e le sue capacità. In occasioni come questa, l’Italia gioca una partita fondamentale per la diplomazia culturale, che è sempre più una politica del Governo Meloni e del Ministro Gennaro Sangiuliano, e per la valorizzazione dell’arte contemporanea.

 

L’arte deve essere sempre libera. Abbiamo sostenuto la protesta simbolica contro il regime iraniano abbracciando il cartello delle artiste iraniane dissidenti.

 

Non posso esimermi da una nota intenzionalmente polemica: da un punto di vista italiano e occidentale, trovo assurdo che il curatore abbia accettato l’opera di Ivan Argote “Descanso”, presente nel prato davanti al Padiglione della Serbia, che rappresenta una statua di Colombo caduta e in rovina, abbattimento che rappresenta il simbolo della cultura woke americana contro la civiltà occidentale.

 

Consideriamo l’arte alta e sublime quando non diventa ideologia politica.

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Biennale di Venezia agorà mondiale per diplomazia culturale

Category: AttualitàNotizie
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