In visita alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, una delle grandi regge juvarriane e patrimonio dell’Unesco dal 1997, che sta vivendo una importante fase di ristrutturazione con il ripristino dell’Ala di Ponente e molti altri interventi.
La Palazzina di Caccia di Stupinigi si trova a Nichelino, a 10 chilometri da Torino, ed è una delle residenze sabaude più prestigiose del Piemonte. La costruzione dell’edificio, pensato per la caccia e le feste della famiglia reale, è stata avviata nel 1729 su progetto di Filippo Juvarra, uno degli architetti più rinomati del XVIII secolo.
Con un’estensione di oltre 31.000 metri quadrati e altri 150.000 di parco e aree verdi, la Palazzina rappresentava il punto di partenza e di arrivo delle battute di caccia di casa Savoia nelle campagne circostanti, oltre che la sede prediletta per feste e altre attività di svago.
I lavori di costruzione e ampliamento sono proseguiti durante tutto il XVIII secolo sotto la guida di Benedetto Alfieri e altri architetti.
Nella sua storia, la Palazzina ha ospitato matrimoni di sovrani e notabili come Maria Teresa di Savoia e il conte Carlo Filippo d‘Artois, in seguito incoronato re di Francia come Carlo X, Vittorio Emanuele II prima che diventasse il primo re d’Italia e Maria Adelaide d’Asburgo Lorena, oltre alle nozze di Amedeo di Savoia con Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna.
Nelle sue stanze hanno dimorato lo zar di Russia Paolo I, il re di Napoli Ferdinando I di Borbone, Napoleone e Paolina Bonaparte, e la regina d’Italia Margherita di Savoia.
A partire dal XIX secolo, finita l’epoca delle grandi battute di caccia, Stupinigi è diventata anche la sede di un incredibile giardino zoologico di animali esotici, con struzzi, canguri e soprattutto Fritz, un elefante donato al re Carlo Felice dal vicerè d’Egitto. Nel 1919 le sale della Palazzina si sono trasformate in parte nella sede del Museo dell’Arredamento fino a diventare, nel corso del XX secolo, una delle maggiori attrazioni turistiche del torinese.