Questa settimana si celebra la Settimana della Cucina Italiana in tutte le ambasciate e consolati italiani, negli istituti di cultura e negli uffici ICE di tutto il mondo, mentre l’arte del canto lirico italiano sarà iscritta nelle richieste Unesco come patrimonio immateriale. Vorremmo iniziare anche un percorso per il riconoscimento della Girandola di Roma, che ogni anno si tiene a Castel Sant’Angelo.
Il crescente processo di globalizzazione impone nuove forme di conservazione delle identità delle comunità nazionali nel mondo. La Convenzione Unesco del 2003 ha segnato un passaggio importante sulla strada di democratizzazione della concezione e gestione dei patrimoni culturali al plurale. Leggendo la Convenzione, ci troviamo in un paesaggio assai sorprendente, che materializza il passaggio di quella che potremmo definire come forte eredità del pensiero antropologico che si trasforma in strumento giuridico, nell’ambito dell’azione pubblica.
Ciò che modifica radicalmente le prospettive aperte dalla Convenzione, e segnala una trasformazione delle politiche culturali che si ispirano a questo modello, sta proprio nell’obiettivo della salvaguardia. Salvaguardia è concetto complesso che si collega ma anche si differenzia fortemente dai concetti di tutela, conservazione e valorizzazione che dominano la tradizione italiana delle politiche culturali.