Lo Stato presto riconoscerà le rievocazioni storiche quali componenti fondamentali del patrimonio culturale, artistico, sociale, di tradizione, di memoria, demoetnoantropologico, immateriale ed economico della Nazione, nonché quale elemento qualificante per la formazione e per la crescita socio-culturale della comunità nazionale così come riconoscerà il patrimonio culturale immateriale come componente del valore identitario e storico per gli individui, le comunità locali e la comunità nazionale, assegnando rilievo alle prassi, alle rappresentazioni, alle espressioni, alle conoscenze, alle competenze, come pure agli strumenti, agli oggetti, ai manufatti e agli spazi culturali associati agli stessi, che le comunità, i gruppi e gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale.
Un’importante innovazione nella legislazione della cultura su cui lavoriamo in stretta collaborazione con il ministro Sangiuliano e il sottosegretario Mazzi. Il crescente processo di globalizzazione impone nuove forme di conservazione delle identità delle comunità nazionali nel Mondo.
È la prima legge sulla rievocazione storica che il Parlamento italiano propone. Istituiremo un elenco delle manifestazioni di rievocazione storica presso il Ministero della Cultura, un comitato scientifico per la certificazione di qualità scientifica, un calendario annuale e inizieremo attività didattiche nelle scuole. Dopo i lavori del Forum sul patrimonio culturale immateriale, abbiamo inserito anche uno specifico riferimento al patrimonio culturale immateriale, con una delega al Governo, e un Forum in cui poter dialogare e monitorare le politiche sul patrimonio culturale immateriale delle diverse amministrazioni. Auspichiamo una rapida approvazione in Aula dopo il passaggio in consultiva.