Il pagamento della terza rata testimonia i grandi progressi fatti nell’attuazione del PNRR dal Governo Meloni e grazie al ministro Fitto. L’Italia ha ricevuto 85,4 miliardi di euro, corrispondenti a più del 44% del totale del PNRR.
Stiamo lavorando in VII Commissione ad una indagine conoscitiva sullo stato dell’arte della digitalizzazione, una degli obiettivi che l’Europa ha chiesto nel piano e a cui è strettamente legata la spesa di questi fondi, nei settori di competenza della Commissione. In questo ambito abbiamo analizzato anche problematiche che il Piano al momento non contempla ma che sono all’ordine del giorno per tutti coloro che lavorano in questo settore.
Penso alle questioni legate alla fruizione culturale che porta l’incertezza del diritto sugli NFT, al processo di digitalizzazione che sta vivendo l’industria sportiva, il ruolo culturale che nell’ambito occuperanno gli Esports quali e quanti rischi potranno portare queste innovazioni. Per il settore editoriale abbiamo lavorato intensamente al ruolo e al perimetro di azione che l’intelligenza artificiale può avere per la tutela del diritto d’autore o per l’evoluzione del settore cinematografico.
A Venezia ho assistito in parte agli effetti dello sciopero degli sceneggiatori americani, che hanno effettivamente posto un tema importante: l’intelligenza artificiale è una risorsa solo se regolarizzata. In questo senso continueremo a svolgere un ruolo di fondamentale per la rappresentanza e gli indirizzi che il profondo impatto della digitalizzazione e dell’innovazione sui profili di sua competenza e interesse impone. Lo sblocco della terza rata ha permesso all’Italia di ricevere 18 miliardi per il digitale, la scuola, l’università e la cultura, testimoniando l’impegno del Governo Meloni, dei ministri competenti di queste materia e del Parlamento che sta avendo, attraverso il lavoro della Commissione, un importante ruolo di ascolto e dialogo con tutti coloro che gestiranno questi finanziamenti.