L’industria italiana dell’aerospazio vanta un fatturato annuo di circa 4,5 miliardi di euro, con quasi 300 aziende, sia grandi attori presenti sui mercati internazionali sia piccole e medie imprese come start-up e spin-off che rappresentano un eccellente potenziale per la ricerca e la crescita. La legge nazionale sullo spazio è in arrivo con la prossima manovra.
All’Italia serve una legge per lo spazio che normi il settore spaziale perché il nostro Paese non ha norme a riguardo eppure la geopolitica è sempre più preminente nelle attività in orbita, per questo la norma potrebbe arrivare già nel collegato alla prossima manovra finanziaria. Il Pnrr prevede investimenti per 1,2 miliardi di euro, per potenziare i sistemi di osservazione della Terra, per il monitoraggio dello spazio extra-atmosferico e per rafforzare le competenze nazionali nella space economy, sono stati conclusi tutti i contratti previsti.
L’eccellenza della filiera aerospaziale italiana ha nel nostro sistema universitario e di ricerca delle autentiche punte di diamante sulle quali dobbiamo continuare a investire, come avvenuto con la missione Artemis 2 e la città dell’aerospazio a Torino, cercando soprattutto di avvicinare le nuove generazioni allo studio di materie tecnico-scientifiche che rappresentano opportunità straordinarie di crescita e occupazione che faremo con l’istituzione della settimana nazionale sullo STEM.