Un rinnovato impegno sul digital divide nel campo dell’istruzione e del divario Nord-Sud e sul concetto dell’algoritmocrazia. Nella scorsa legislatura fui il primo a presentare una proposta in cui si affrontava il problema della sovranità digitale.
Da allora il Parlamento italiano ha lavorato molto su questi temi in modo trasversale: bisogna però fare ancora un grande lavoro perché la geopolitica delle grandi piattaforme va inquadrata nel rispetto delle normative italiane ed europee.
Come Parlamento e come Intergruppo dobbiamo essere anticipatori di queste linee per armonizzare la difesa dei diritti digitali. Bisogna lavorare sulla scorta dell’esperienza di collaborazione tra le forze politiche che ha portato nei giorni scorsi all’approvazione della nuova legge sulla pirateria.
È importante perché è la prima legge passata all’unanimità in questa legislatura e addirittura anticipa il quadro europeo. È un esempio di come il Parlamento possa arrivare a risultati concreti in tempi rapidissimi, anche più dei decreti di urgenza. Questo ci dice che anche l’ intergruppo può lavorare e fare ‘lobby’, nell’accezione positiva, anche con il governo, rappresentare un luogo di sintesi prima di arrivare in Aula, accelerando così il processo legislativo.