Nell’ambito dell’importante rassegna di FDI “Piazza Italia” organizzata a Roma nella storica Piazza Vittorio nel rione Esquilino, più di 40 categorie di settore di grande rilevanza nazionale si sono incontrate ai tavoli di Cultura e Innovazione. Per il focus cultura “La cultura e l’immaginario per la ripresa della nazione” importante è stata la partecipazione e il contributo ai lavori di Agis, Anec, Fapav, Atip, AFI, UTR e rappresentanti delle istituzioni culturali. In questi anni è stata assente la consapevolezza da parte di ogni governo dell’industria culturale, della sua capacita di generare e attivare forze economiche, dell’enorme possibilità di incremento della partecipazione, del suo ruolo come strumento di inclusione, di rilancio dell’occupazione, di costruzione del senso di appartenenza e conseguente valorizzazione del suo straordinario patrimonio di bellezza. La cultura, nelle sue molteplici sfaccettature, è un inno alla Bellezza, è economia, è comunità, è riqualificazione e prevenzione. Per questo le politiche culturali dei conservatori ad ogni livello amministrativo seguiranno questo filone, valorizzando e dando una visione olistica e organica a eventi, ricorrenze e istituzioni. Di seguito le proposte per la cultura di FDI:
– Detrazione del consumo culturale individuale e abbassamento dell’IVA al 4%
– Aumento fondi per la rievocazione storica
– Parchi dell’industria creativa per sostenere imprese culturali
– Sussidiarietà nei beni culturali
– Riforma del FUS in Fondo Arti Nazionali
– Estensione tax credit cinema allo spettacolo dal vivo
– Riforma dell’art bonus per lo spettacolo dal vivo
Per il focus innovazione “Innovazione: la sfida dei conservatori per la sovranità digitale” prezioso è stato il contributo di Leonardo, Linkem, Enel, Eni, Fastweb, Iliad, Engineering, Flixbus, Angi, Enea Tech, Logatek, Flixbus, Fondazione Ottimisti&Razionali, Il Valore delle Idee e dei tanti esperti provenienti da Unicusano, Apco, FB Associati, Associazione “Tutela”, soggetti che investono nei settori dell’innovazione, dalla mobilità alla banda larga, fino alla sicurezza cibernetica.
Fratelli d’Italia è il primo partito ad aver parlato di “sovranità digitale”, termine poi introdotto in Parlamento persino prima delle linee guida europee. Senza sovranità digitale non possono esserci sovranità politica ed economica: proponiamo – quindi – una direzione nazionale alle politiche dell’innovazione. Vanno tutelate le piccole e medie imprese e le start-up che sono fondamentali per la crescita della Nazione, attraverso incentivi, come la salvaguardia del ruolo del Patent Box e la riforma dell’infrastruttura pubblica di sostegno all’editoria. Promuoveremo la rigenerazione urbana tramite le città digitali: per una maggiore efficienza dei servizi e una riduzione dei costi.
L’uso massivo dei dati per la Pubblica Amministrazione e l’impiego di tecnologie che adottano l’intelligenza artificiale va regolamentato. È in questo periodo di cambiamento tecnologico che è urgente e cruciale una politica pubblica che regolamenti l’uso dell’IA se vogliamo promuovere la trasformazione digitale tutelando i diritti dei cittadini. Per questo, proponiamo la creazione di un registro pubblico degli algoritmi e delle tecnologie di intelligenza artificiale utilizzate per l’amministrazione pubblica, garantendo così la trasparenza e i diritti digitali dei cittadini. L’infrastruttura cloud, vera “cassaforte” dei nostri dati, deve rimanere sotto controllo pubblico. Le reti sono un settore chiave per la Nazione e il fare predatorio di alcuni gruppi industriali, con dirette connessioni a Stati non democratici, potrebbe portare a gradi elevati di vulnerabilità. Per questo, chiediamo la massima vigilanza. L’avanzamento tecnologico sarà fondamentale anche per la crisi energetica. Le rinnovabili, dall’eolico offshore ai pannelli fotovoltaici passando per l’idroelettrico, devono essere al centro dei progetti di innovazione tecnologica, sia per i vantaggi ambientali sia per quelli economici e geopolitici. Investimenti, tuttavia, che devono essere rispettosi della tutela del paesaggio, come evidenziano gli Ordini del Giorno approvati a favore dell’eolico offshore e dell’installazione del fotovoltaico nelle aree di rigenerazione urbana industriale. Facilitazioni burocratiche ed incentivi devono essere gli strumenti per raggiungere questo fine.