Il 29 giugno a Roma i Santi Pietro e Paolo sono celebrati dalla festa della Girandola. La tradizione ha origini medievali e nel 2006 è stato ripreso dal lavoro inestimabile del cavaliere Giuseppe Passeri con il gruppo “IX Invicta”. La bellezza di questo spettacolo di luci, musica e fuochi è immensa. Inoltre recuperare l’identità storica della Capitale, come la rievocazione della Girandola, è essenziale per il futuro di questa città e dei suoi cittadini.
Non si tratta però semplicemente di un fuoco d’artificio. La Girandola rappresenta la nostra tradizione, il nostro passato e il nostro futuro, è legata indissolubilmente alla nostra storia e come tale va tutelata, sostenuta e preservata. La Girandola nasce nel 1481, in occasione dell’elezione di Papa Sisto IV. L’evento è passato alla storia come un’invenzione di Michelangelo, perché successivamente, con l’arrivo dell’artista in Vaticano, la rievocazione subì un totale e radicale cambiamento. Nonostante il passare degli anni – e il susseguirsi di guerre, passaggi di potere, cambiamenti storici – la Girandola ha continuato ininterrottamente ad essere rappresentata per oltre quattrocento anni. Milioni di visitatori a Roma con lo sguardo rivolto al cielo, in un gioco magnifico di luci e fuochi che hanno deliziato e riempito il cuore di tutti gli spettatori.
La Girandola è un evento quindi che sostiene il turismo, l’Estate Romana e non per ultimo, anche un meccanismo di solidarietà. Da Presidente della Commissione Cultura del consiglio capitolino la feci diventare per il 29 giugno la festa di Roma ed è un peccato che quest’anno non si è riusciti a replicarla. Stiamo lavorando con gli enti locali, il Comune e la direzione di Castel Sant’Angelo per recuperare questa festività.