“Il nostro movimento è stato il primo a parlare di sovranità digitale, anche prima delle istituzioni europee. Per rovesciare la spirale negativa c’è bisogno di una politica culturale conservatrice, attraverso palinsesti di eventi, ricorrenze e istituzioni, esaltando la dimensione di condivisione e di comunità che caratterizza il nostro Paese”. Rileggi la mia intervista su Formiche, cliccando qui