Il mio intervento all’incontro “La Fabbrica delle Immagini non si ferma” organizzato da ANICA al Teatro Argentina di Roma per ribadire che il cinema va sostenuto sul piano dell’offerta e incentivata la domanda. La flessione delle produzioni nazionali è inquietante.
Le coproduzioni nazionali calano e nel settore produttivo manca ossigeno. Da sempre, noi proponiamo, infatti, l’abbassamento dell’Iva al 4% sui prodotti culturali e l’introduzione della detrazione del consumo culturale individuale. Vanno pensati, poi, percorsi per avvicinare i giovani alle opere audiovisive, combinando la sala e il web.
Per questo, chiederò un’indagine conoscitiva in commissione Cultura, perché l’industria creativa deve poter affrontare le sfide pandemiche e della digitalizzazione. Riguardo, poi, alle risorse che saranno messe in campo grazie al Pnrr vanno usate per riportare l’Italia come capitale della cinematografia. L’industria audiovisiva va sostenuta, ma allo stesso tempo, non possiamo introdurre gabbie di mercato che scoraggino gli investimenti. Per questo, le quote di produzione introdotte con la direttiva Smav devono incentivare la produzione nazionale, senza chiuderci al mercato internazionale. In più, il settore audiovisivo deve avere una dimensione almeno europea e il confronto con i grandi player internazionali è fondamentale.