Si è insediato pochi giorni fa il nuovo Consiglio Comunale di Roma. Ed è sempre una grande emozione. Ora è il momento giusto per evidenziare i risultati ottenuti, nonostante il nostro candidato non sia diventato sindaco.
Fratelli d’Italia è risultato il primo partito della Capitale, superando il Pd (‘Azione’, infatti, è solo una lista di confluenze per Calenda) arrivando ad ottenere il 17.42%, risultato eccellente visto che nelle amministrative i partiti sono penalizzati. Altri ottimi risultati conseguiti sono stati Milano con il 9,8%, Torino con il 10,5, Bologna con il 12,63, Trieste con il 15.57%. Nella nostra storica roccaforte di Latina siamo al 14.92%. A Napoli invece non riusciamo a trovare la chiave giusta per essere competitivi e ci fermiamo al 4.41%.
A Roma, dunque, abbiamo ottenuto un grande successo, oltretutto con un candidato poco conosciuto e non espressione diretta di FDI che non ha quindi prodotto l’usuale effetto traino. La sua lista civica ha ottenuto il 2.47%, dato che solitamente gli analisti sommano al partito che l’ha proposto. Sfioreremmo così il 20%. Non altrettanto buono è il dato dell’intero centrodestra con la Lega al 5.93% e Forza Italia al 3.59%, numeri troppo bassi per vincere che ci hanno inchiodati nel primo turno al 30.14%. Poco per aspirare al successo. Tuttavia, la riflessione da farsi è su cosa condanni i liberal-conservatori in Italia, in Europa e in tutto l’Occidente a essere minoranza nelle aree metropolitane, primeggiando nelle province e nelle piccole città. Questione che merita un seminario. Grazie a questi numeri Fratelli d’Italia elegge comunque 5 consiglieri, più il sesto acquisito con le dimissioni del candidato sindaco, che ha rinunciato anche al suo discorso d’insediamento.
Il recupero dell’amico Federico Rocca, primo dei non eletti, si somma ai già proclamati Andrea De Priamo, Lavinia Mennuni, Rachele Mussolini, Giovanni Quarzo, Francesca Barbato. A loro auguriamo di rappresentare al meglio le aspettative dei nostri elettori e di tutti i romani. In questo quadro va sottolineato il gigantesco risultato conseguito dai candidati che abbiamo espresso e sostenuto insieme, ai quali si deve un contributo fondamentale al buon esito di Fratelli d’Italia a Roma: Andrea de Priamo ha raccolto ben 6.200 voti di preferenza, svolgendo la sua campagna elettorale insieme a Maria Cristina Masi, che ne ha totalizzati 4.600. Lavinia Mennuni ne ha raccolti 5.700 affiancata a Gianni Ottaviano, arrivato a 4.400. Solo questi quattro candidati hanno movimentato almeno 15.000 voti di contatto, cui va aggiunto il dato di talune desistenze in alcuni municipi.
Un ringraziamento sincero va a tutti i candidati della nostra buona lista, costruita dal Coordinatore romano Massimo Milani con pochi aiuti. Ma complimenti e grande apprezzamento per i numeri conseguiti vanno in particolare agli amici con cui ho lavorato più a stretto contatto nel tempo: Francesco Figliomeni, che ha svolto una straordinaria opposizione alla Raggi, Marco Visconti, Francesco Cuomo, Nicola Azzarito, Gilberto Casciani, Domenico Ceravolo, Marina Cannavò, Maurizio Esposito.
Grazie infinite anche al nostro piccolo ma solido esercito di candidati municipali che hanno fortemente contribuito al successo di FDI.S iamo cresciuti, ma non basta. Ora occorre tutti insieme, uniti, lavorare per scuotere le zone dove classe dirigente e ceto medio sembrano essersi disaffezionati alla destra e corrispondere alla grande fiducia che in noi hanno riposto le periferie urbane un lavoro serio e costruttivo, che sia davvero all’altezza delle aspettative.
Il principale banco di prova sarà rappresentato dal governo del municipio delle Torri, dove il nostro bravissimo Nicola Franco più che vinto ha ‘sbancato’?. Professionalità, competenza e passione politica resteranno la nostra stella polare e il desiderio di liberare Roma da inefficienze insopportabili e degrado soffocante scandirà ancora i nostri passi. Da Roma capitale all’intera Italia.