Prendiamo atto che il ministro dei Beni e delle attivita’ culturali, Bonisoli, nel corso dell’audizione di oggi ha accolto la richiesta di Fratelli d’Italia di un incontro col Movimento spettacolo dal vivo, associazione di attori e attrici che sosteniamo sin dalla sua nascita, a seguito della manifestazione di solidarietà trasversale da parte di tutte le forze politiche. Nell’audizione che si e’ tenuta oggi col ministro abbiamo sollevato una serie di questioni per sancire una rottura coi precedenti ministri: prima tra tutte, quella del FUS (Fondo unico per lo spettacolo) che rischia di ipotecare per tre anni tutta la scena culturale italiana. Tra le altre questioni su cui ci aspettavamo una discontinuità, c’e’ la nomina del curatore della Biennale già scelto precedentemente, come pure la scelta di alcuni dirigenti e delle consulte. Inoltre, alcune indiscrezioni da Collegio romano, darebbero per certo il ritorno di Nastasi, super dirigente Mibact voluto dai passati governi Pd, ora alla presidenza del Consiglio. Che fine ha fatto l’applicazione della legge sullo spoil system e il cambiamento?. Altro tema caldo eè la riforma della legge Bray per il rilancio e la difesa della Lirica e della Danza italiana. In particolare abbiamo attaccato la gestione Fuortes di Roma che rischia di uscire dalla legge Bray, ha perso 700.000 biglietti e il 63% dei fondi privati nel 2017. Chiediamo un cambiamento anche qui. E un cambiamento non c’e’ stato neanche sul fallimentare bonus renziano ’18App’ che sara’ confermato identico per il 2018, mentre temiamo ci siano solo intenzioni fumose per il 2019.