Il rinvio della riforma del Copyright da parte del Parlamento europeo segna una importante vittoria nella battaglia culturale per la libertà d’espressione. Le piattaforme web e i blogger nell’era della globalizzazione offrono un’opportunità di condivisione di contenuti che è alla base del pluralismo delle fonti. Il voto contrario alla direttiva va nella direzione di garantire un uso di internet più giusto e sostenibile proponendo un modello di autonomia editoriale ‘libero’. Inoltre, per l’Europa e la sua politica sempre più precaria e contestata è stata un’occasione di riscatto, utile per dimostrare che non è condannata a subire i processi, ma riesce a guidarli.