Adriano Graziotti è un genio italiano. Artista, scultore, matematico ha espresso nella sua esistenza tutto lo spirito di scienziato rinascimentale in perfetto stile Leonardesco ma attingendo, ovviamente e direttamente, alle radici più profonde della cultura antica e ancestrale.
“E prima di tutto che fuoco e terra e acqua e aria siano corpi è chiaro a ognuno “ ci insegna Platone nel Timeo.
Il numero, il ritmo, la forma, il colore: in questi codici è il mistero della sua arte e della cosmogonia di Graziotti. I suoi poliedri sono il simbolo di questa scienza, ideati, disegnati e realizzati.
Abbiamo fatto la fila per anni davanti all’intuitiva arte di Escher, ma gli italiani non conoscono l’arte sapienziale di Adriano Graziotti che andrebbe insegnata nelle scuole e nelle università perché notevolmente più profonda, bella ed emozionante.
Ringrazio la Biblioteca Angelica per aver accettato, pertanto, la nostra proposta al fine di riparare a quest’oltraggio della memoria. Importante, infine, la ritrovata disponibilità del Comune di Roma che ha capito la necessità, finalmente, di valorizzare un simile patrimonio artistico nella speranza che possa diventare un allestimento permanente in un museo capitolino.