Migliaia di italiani stanno partecipando alla splendida mobilitazione nazionale in corso promossa da FDI (nelle maggiori città e online) attraverso la forma provocatoria del primo “Referendum propositivo”- che come si sa in Italia non è permesso- e questo dimostra come il nuovo centrodestra si costruisca dai temi.
Con otto quesiti sulla scheda a cui i cittadini possono rispondere SI o NO, come nei referendum, conosceremo entro lunedì la sensibilità e l’umore degli elettori di centrodestra sul Presidenzialismo, sul tetto alle tasse in Costituzione, sull’immigrazione non programmata e la creazione di una selezione dei profughi alla partenza dalle coste libiche, sul reato di integralismo islamico, sull’Euro, sull’operato dei propri sindaci — che nel caso di Roma suona come una battuta — oltre che sulla sciagurata riforma costituzionale. Rispondendo a questi quesiti avremo un’indicazione chiara e netta su quali debbano essere le scelte del futuro centrodestra direttamente dal nostro popolo.
Il fatto che Parisi annunci il proprio No al Referendum certo rassicura perché non era scontato, ma è soprattuto dai nostro otto temi che si dovrà costruire l’unità del centrodestra e la sua credibilità. Vedremo nei fatti se ciò sarà possibile.
Quanto al premier abusivo Renzi consigliamo di prepararsi a ricevere, come si faceva nel gioco del soldato, lo “schiaffone” popolare del No che arriverà presto. Sempre che si decida a fissare la data del voto.