L’omaggio a Rondi è certamente doveroso per ciò che il critico e sceneggiatore ha rappresentato per il cinema italiano. E proprio in virtù di queste sue grandi qualità il centrodestra accettò la proposta della sua Presidenza al Festival del cinema di Roma come Presidente di garanzia dopo Goffredo Bettini che, infatti, lo rivendica in maniera, a dire il vero, un po’ patetica.
Questo dimostra che scegliemmo le capacità e l’esperienza nonostante la sua appartenenza alla sinistra. Poi si sa nelle istituzioni culturali, anche con la destra al governo, bastava essere amici di Gianni Letta al di là del partito.
Ora auspichiamo si apra una stagione del merito e del rinnovamento senza gruppi di influenza o di appartenenza. Sognamo una Nazione nella quale si possa fare cultura liberamente senza essere cortigiani di questo o quel potente e senza tessere di partito.