In un Paese normale bisogna perseguire gli ‘occupanti’ e non i funzionari pubblici. La denuncia del direttore Antonio Calbi del ‘Teatro nazionale’ di Roma getta una luce inquietante sulla recentissima condanna di due direttori comunali che si sono avvicendati nella gestione dell’occupazione del Valle e che sono stati condannati ingiustamente per danno erariale per non aver proceduto al distacco della luce e delle utenze. Fu il sottoscritto a denunciare gli occupanti e a far partire le inchieste attraverso nostre interrogazioni comunali e poi parlamentari dell’On. Fabio Rampelli.
Ma in un Paese normale ritenevamo che sarebbero stati perseguiti gli occupanti, in fragranza di reato, non certo i funzionari pubblici che hanno eseguito le direttive dell’amministrazione comunale e della Prefettura con i suoi vertici di allora.
Agli occupanti Tronca e Gabrielli chiedano risarcimento danni provocati. Oggi scopriamo che sostanzialmente il Teatro Valle è ancora del Mibact e questo cambia tutto.
Se così è i funzionari non potevano disporre anche volendo il distacco, ma a farlo sarebbe dovuto essere il Mibact. In ogni caso, la cosa davvero inquietante è il fatto oggettivo che, ad oggi, nonostante le denunce, i video e i comunicati pubblici degli occupanti, questi non siano stati ancora rinviati a giudizio per occupazione di bene pubblico demaniale e non gli siano stati richiesti i danni arrecati al teatro. Occorre, infatti, rifare la platea e il palcoscenico che, però non erano in condizioni così pessime prima dell’occupazione, tanto da ospitare la stagione teatrale.
Chiediamo, pertanto, al Prefetto Gabrielli e al Commissario Tronca che si perseguano i reali colpevoli dell’occupazione e che venga attivata nei loro confronti anche la richiesta di risarcimento dei danni provocati. Non vorremmo, come ci è giunta voce – ha concluso- che il fascicolo relativo all’occupazione stia per essere archiviato.