12710973_899952290118944_6182504778053117008_o

Ricordare il 10 febbraio è un atto dovuto da parte delle massime cariche dello Stato e il tributo arriva fuori tempo massimo e con troppi distinguo. Nei discorsi ufficiali del presidente Boldrini e del ministro Giannini traspare evidente l’imbarazzo per la matrice della persecuzione contro gli italiani istriani, giuliani e dalmati. Si usano eufemismi quando non vere e proprie falsificazioni. Così nell’intervento del ministro dell’Istruzione, che dovrebbe tornare a scuola a ristudiare la Storia, l’odio comunista di Tito diviene ‘nazionalismo cieco’.

No ministro. Non erano nazionalisti, erano comunisti intenti a realizzare una pulizia etnica e ideologica contro gli italiani. Per onorare la memoria del Ricordo abbiamo lanciato una campagna web: #ilricordononperdona con un’immagine provocatoria ripresa dal punto di vista di chi, tragicamente, venne infoibato anche da vivo.

Website Pin Facebook Twitter Myspace Friendfeed Technorati del.icio.us Digg Google StumbleUpon Premium Responsive

Il 10 febbraio e la rimozione della verità.

Category: caroselloNotizieslider
0
487 views

Join the discussion

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *