La superficialità di Renzi rispetto alle dinamiche demografiche e di integrazione ha creato un altro mostro giuridico. Con l’approvazione alla Camera dello “ius soli” si sancisce che chiunque, da qualsiasi nazione provenga, possa diventare italiano senza integrarsi, crescere e amare la nostra terra. È anche il modo con cui una sinistra in crisi di consenso cerca di crearsi nuovi elettorati tra gli immigrati organizzati e gestiti dai sindacati.
Questo “razzismo” contro l’identità italiana favorisce la destrutturazione della nostra società e cultura nella creazione di un indistinto melting pot mondiale.
Ci mobiliteremo, da subito, contro questa legge assurda che disintegra il valore dell’appartenenza nazionale. La cittadinanza italiana deve essere “meritata” da chi si è integrato, studia e vive qui con la sua famiglia lavorando onestamente. Questa è vera integrazione come ha dimostrato, ad esempio, la comunità filippina che si è integrata perfettamente.