Consideriamo inaccettabile che il dimissionario Marino continui a firmare nomine e a formare atti decisionali. È un atto di arroganza rispetto all’evidente ruolo di sindaco “abusivo” che non rappresenta più nessun governo e non ha più una maggioranza a sostenerlo.
A nome di chi Ignazio Marino nomina il cda dell’Auditorium? Oltretutto, con la nomina di Caltagirone nel cda finisce anche la “manfrina” di Marino outsider contro i poteri forti. Accade, poi, solo da noi che i privati stiano ” a scrocco ” nelle isituzioni culturali senza portare soldi o sinergie.
Infine, ci lascia perplessi anche la conferma di Aurelio Regina a Presidente, nonostante i discutibili risultati dell’Auditorium, soprattutto rispetto ai fondi privati attratti. Regina ha il singolare primato, che pur essendo stato nominato da Alemanno, è l’unico rimasto indenne dall’epurazione fatta nei cda delle istituzioni culturali dal centrosinistra. Insomma, un presidente “double face”.