Il ministro Dario Franceschini ha confermato l’assenza di gare pubbliche europee per l’assegnazione dei servizi di biglietteria e di quelli aggiuntivi del Colosseo e del polo museale nazionale negli ultimi 15 anni , durante il question time di oggi, rispondendo a Fabio Rampelli capogruppo di Fdi An. Il titolare di Piazza del Collegio romano ha anche confermato l’intenzione di procedere a gara, attraverso la Consip, e di voler fare concorrenza ai privati per la gestione degli stessi servizi che oggi fruttano, ogni anno, milioni di euro ai privati come Coop culture ed Electa Mondadori per il Colosseo, per l’area archeologica centrale e per molti altri musei nazionali.
L’ingenuo tentativo del Ministro di ridimensionare le percentuali di incasso dei privati contrasta con l’inchiesta dell’Espresso che non ci risulta smentita che riporta percentuali ben diverse elaborate dalla fonte ministeriale. Quindi dati ufficiali. Franceschini si è nascosto dietro alla ripartizione dei fondi tra biglietteria e servizi aggiuntivi, quando in realtà la cifra denunciata da Fdi e dall’Espresso vede esattamente la strabiliante cifra di 522, 746 milioni ai privati dal 2001 al 2013 e solo 74.724 milioni allo Stato.
Ora, siamo stati sempre a favore della vera sussidiarietà e sostenitori dell’apertura dei Beni culturali ai privati, ma con controllo e beneficio pubblico. Questi dati dimostrano che nei confronti del pubblico vi è stata una vera e propria “stangata”. E poi le soprintendenze non pagano gli straordinari ai dipendenti. Il ministro avvii una indagine interna e relazioni alla Corte dei conti o saremo noi a farlo con un esposto.