Il prossimo 6 Maggio sarà il terzo anno dalla scomparsa di Camilian Demetrescu. Un grande artista, un filosofo, un cristiano. Un uomo fatto di spirito e bellezza. La mia conoscenza nel 2005 con lui fu casuale, o almeno così pensavo. Come organizzatore dovevo allestire una sua personale insieme a Giampaolo Rossi e altri amici. Ne venne fuori una magnifica mostra in Santa Maria degli Angeli dei suoi arazzi intessuti di segni e simboli antichi, realizzati insieme alla sua anima gemella la moglie Mihaela, con un bel catalogo di Vallecchi.
Da quel momento diventammo amici e più volte organizzammo mostre insieme. Per la bellezza della sua arte, che descrive la dissoluzione dei nostri tempi e indica il vero nemico nel relativismo del Maligno, venne scelto dal Vaticano come artista del Pontefice. I suoi arazzi vennero dati in uso alla Santa sede per allestire lo studio privato di Papa Giovanni Paolo II e lì rimasero con i Papi successivi.
Quando morì, improvvisamente, ero là dove non sarei dovuto essere. Per caso decisi di partire all’ultimo momento per una missione istituzionale a Bacau in Romania. La notizia della sua morte mi raggiunse lì. Nella sua terra. Dovevo essere lì. Presi la terra consacrata dei monasteri ortodossi e la portai ai suoi familiari. Ora è sepolto nella sua magnifica Pieve millenaria a Gallese. E la terra della sua patria, che lo ha obbligato ad essere esule, posa lieve su di lui.
Poi, alla vigilia del suo terzo anniversario eccolo lì il suo “abbraccio universale ” -meraviglioso arazzo in filo d’oro realizzato dopo l’ecatombe dell’11 settembre come messaggio universale dell’amor che move il sole e l’altre stelle (Dante-Paradiso XXXIII,145)- comparire d’improvviso dietro a Papa Francesco all’EXPO. Un messaggio universale di amore a tutto il mondo che è arrivato nel più sperduto villaggio e nel palazzo più ricco. Un messaggio che avrà fatto felice Demetrescu. Ma un altro messaggio ha inviato Camilian a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. “Sono qui. Accanto a voi. Combattiamo il Maligno con l’Amore”.
Ciao, grazie Camilian.
Deus vult.