Romanzo capitale. Sembra di sentirla la sigla. Facce e gesti inequivocabili che si alternano al frusciare dei soldi. Sceneggiatura impareggiabile. Quella della fiction. Ma anche quella dell’inchiesta. Siamo sempre stati garantisti. Chi sbaglia, però, deve pagare. Sia di destra o di sinistra. Soprattutto se di destra. Non si può ricordare Paolo Borsellino, icona dell’antimafia di destra e poi tradirne l ‘esempio. Paolo Borsellino che insieme al sacrificio di Giovanni Falcone ci ha lasciato uno splendido monumento di gesti e coraggio. Indimenticabile. Ben venga, quindi, il lavoro della magistratura. Ben venga, spazzare via il malaffare. Ma attenzione alla fiction, al sensazionalismo, ai rinvii a giudizio e verbali di indagine che assomigliano e citano famose fiction tv. Condannare chi ha tradito i cittadini, ma non colpire la Politica. Quella fatta di onesti rappresentanti del popolo, sia di destra che di sinistra. Stroncare il malaffare, ma non generalizzare. Ecco, ad esempio l’accusa di mafia a Gianni Alemanno ci sembra un abbaglio. Un errore clamoroso. E perché solo lui, e non Veltroni coinvolto attraverso il suo vice capo segreteria Odevainne o lo stesso Marino. Sindaci di sinistra sotto cui La “cooperativa 29 giugno” crebbe e si consolidò? Addirittura è del 24 ottobre 2014, cioè solo poche settimane fa, l’assegnazione a canone di favore, quasi di regalia, dell’immobile in uso alla “29 giugno”. Sono questi gli interrogativi che colpiscono. Se guardiamo al cui prodest ci accorgiamo che questa inchiesta colpisce solo una parte della destra, quella che aveva il governo della città e con cui molte volte ci siamo scontrati proprio sulla scelta delle persone e degli indirizzi, e la minoranza del PD. Non si vuole forse interdire un nuovo protagonismo della destra su Roma? Chi beneficia politicamente di questa indagine? Renzi e i poteri forti. Quelli che a Roma hanno i maggiori quotidiani e i maggiori interessi finanziari e immobiliari. Aspettiamo ora le altre puntate della fiction/ inchiesta come si aspettavano le nuove puntate di Romanzo criminale. Ma chiediamo che in una “Italia normale” i fatti e le circostanze siano scisse dall’uso politico della giustizia.