La trattativa all’Opera si è chiusa solo grazie alla tenacia e al senso di responsabilità dei lavoratori dell’Opera che si sono tagliati lo stipendio. A chi parla di vittoria della contrattazione, rispondiamo che si tratta di una débacle del piano Fuortes.
Un piano folle iniziato con il licenziamento collettivo e inaudito degli artisti e terminato con la conferma dei contratti, seppur tagliati. Tutto sbagliato. Il taglio degli sprechi doveva iniziare dalle consulenze e dalle produzioni esterne.
Ad esempio che senso ha acquistare una produzione esterna di ‘Tosca’ invece di restaurare, ‘in house’, quella di proprietà del Costanzi? È evidente che se il piano Fuortes è fallito lui debba essere il primo a dimettersi.