Con il vicepresidente della Commissione Cultura di Roma Capitale Fabrizio Ghera abbiamo provato a cercare un dialogo in Commissione, presentando emendamenti che contenessero una giusta sintesi fra le esigenze dei residenti, il I Municipio e l’amministrazione capitolina. Al di là della buona volontà della presidente De Biase, dobbiamo però registrare che la nuova delibera della maggioranza scardina di fatto un’ottima delibera, quella approvata dal centrodestra, liberalizzando del tutto l’arte di strada e favorendo il racket che su essa specula. La nuova delibera, infatti, permetterà il ritorno delle amplificazioni a tutto volume fino a tarda notte, anche sotto le finestre e davanti le chiese. In più, sono stati bocciati gli emendamenti nostri e della presidente Alfonsi rispetto alla creazione di un registro, già previsto dalla delibera in vigore, per verificare la vera natura artistica delle esibizioni e di chi svolgeva queste attività.
La verità è che questa delibera è frutto di una azione di lobby da parte di una associazione di artisti di strada composta da circa 30 persone che proveranno ad avere la meglio su circa 100 mila residenti del centro storico. Fratelli d’italia sarà costretta a difendere la delibera esistente, presenterà decine di emendamenti in aula ed inviterà le associazioni dei residenti ad assistere allo scempio. L’unica nota positiva è la proposta del festival dell’arte di strada in periferia: siamo contenti che la presidente De Biase abbia scelto di seguire un’iniziativa già avanzata dal sottoscritto nella passata consiliatura e già realizzata con più bandi nell’ambito del carnevale romano e delle altre manifestazioni previste dal palinsesto a favore dell’arte di strada.

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Arte di strada, anarchia e nessuna tutela

Category: caroselloNotizie
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