In questi cinque anni, il palinsesto culturale della città è stato ampliato e rivoluzionato attraverso l’affermazione di una nuova strategia tesa a valorizzare, non solo i nomi noti e i grandi eventi, ma capace di mettere al centro della scena le associazioni, le compagnie di teatro e di danza, le orchestre e i cori.
Ho creato nuovi circuiti culturali, tra cui “Roma in Scena” e “Roma Segreta”, ho fatto rinascere il Carnevale Romano (cinque edizioni in cinque anni, 1.100.000 di partecipanti e 160 eventi). Ho rilanciato l’antica tradizione de “La Girandola” di Castel Sant’Angelo con i suoi fuochi pirotecnici e il “Natale di Roma” con le rievocazioni storiche.
Con le notti tematiche “FutuRoma”, i 140 anni di Roma Capitale e 150 dell’Italia, “Musei in Musica”, le grandi mostre di Leonardo, Michelangelo, Caravaggio e Tiziano, abbiamo raddoppiato il numero di visitatori nei musei rispetto alle precedenti giunte.
Ho potuto realizzare tutto questo grazie ai tecnici, alle associazioni, agli artisti e al popolo di Roma, che ci ha seguito con entusiasmo. Insieme abbiamo affermato la cultura del cambiamento.