Per la quarta edizione del Business Advisory Council di Roma (Ibac), quest’anno si sono riuniti nella Capitale 40 top manager, presidenti e amministratori delegati di varie aziende italiane e multinazionali, per ragionare ed investire su progetti di sviluppo.
In Aula Giulio Cesare sono intervenuti il sindaco Gianni Alemanno, il chairman Ibac Italy, Martin Sorrell, l’amministratore delegato Expo 2015, Giuseppe Sala, e il sottoscritto, in qualità di delegato Ibac del Sindaco.
La formula dell’Ibac nasce nel 1988, quando i business leader istituirono un consiglio consultivo permanente per il sindaco di Shanghai. Nel 2008, con l’elezione di Boris Johnson si è insediato a Londra. Dal 2010, si riunisce anche a Roma. Nell’edizione del 2013 è stato previsto il coinvolgimento di Expo Milano 2015, driver per una maggiore internazionalizzazione dell’Italia grazie anche all’esperienza maturata con Ibac Roma. La trasformazione di Ibac Roma in Ibac Italia rappresenta un livello di crescita e consolidamento, nonché punto di riferimento per i grandi investimenti nazionali come Expo 2015 e le maggiori realtà multinazionali già aderenti all’Ibac. I progetti strategici scelti quest’anno come temi di lavoro sono:
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DigitRoma, che offre al cittadino e al turista la possibilità di usufruire continuamente e in mobilità dei servizi di Roma Capitale sul territorio, attraverso modalità di contatto multicanale che permettono un’interazione costante con lì’Amministrazione.
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L’attuazione del Piano di Assetto Roma Tiburtina e il completamento della Nuova Circonvallazione Interna.
- Il Masterplan di Tor Bella Monaca, con il quale Roma realizza nuove centralità, che integrano le tematiche dello sviluppo urbano con quelle della promozione sociale e dell’appartenenza comunitaria.
Fra i membri del Board Ibac 2013, gli amministratori delegati di Expo 2015, Giuseppe Sala, di Enel, Fulvio Conti, di Mediaset, Giuliano Adreani, di Trussardi, Beatrice Trussardi, di Formula E Holdings Alejandro Agag; il presidente di BNL, Luigi Abete; il presidente del cda di Eni, Giuseppe Recchi, oltre ai banchieri del Grupo Santander Private Banking Italy, UBIS Unicredit Business Integrated solutions, IADB Inter-American Development Bank e ING Bank e ai top manager di Sky Italia, Ford, General Electric, Volkswagen, Renault, Philips, Jaguar Land Rover, Bain & Co, Burberry, SAS, Prada, IBM, Colgate-Palmolive, Prada, Telecom Italia, Wella, Procter & Gamble, e Google, oltreché i presidenti dei giovani imprenditori della Cna, Confcommercio e Confagricoltura.