E’ stato presentato il 25 ottobre, nella splendida cornice di Palazzo Braschi a Roma, il libro “Carnevale Romano, Rinascita di una tradizione“, edito da Palombi.
L’opera, la cui prefazione è a cura di Marcello Veneziani, ripercorre le 4 edizioni dell’evento che di anno in anno appassiona sempre più abitanti e turisti capitolini e che ha riportato in città una tradizione nata nel Medio Evo ma che conobbe all’epoca dell’elezione di Papa Paolo II il massimo fulgore, e oggi finalmente rivive.
” Il Carnevale romano – come si legge nella prefazione – è il crocevia tra sacro e profano, tra pagano e cristiano, tra antico e moderno, tra nobile e plebeo, in cui l’uno sconfina nell’altro e uno si fa beffe dell’altro.
Una festa che raccoglie tutto l’humus popolare, l’indole ironica e comica, il forte senso della caricatura e del grottesco dei romani. Ma anche la dimestichezza con l’eterno e con la storia, l’intreccio di religioso e irriverente, la celebrazione rituale del corpo, del sesso e del cibo, l’elogio della follia fino all’esorcismo collettivo di paure e di spettri.
E i brindisi infiniti alla morte ubriaca, nella speranza che, alterata dalle libagioni, anche la morte perda lucidità e non svolga il suo compito ferale”.