È dedicata all’anniversario dei 500 anni dal completamento della volta della Cappella Sistina, per mano di Michelangelo Buonarroti, la 5° edizione della rievocazione storica de “LA GIRANDOLA DI CASTEL SANT’ANGELO”, in programma per venerdì 29 giugno 2012, alle ore 21.30, nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, Patroni della Città di Roma. Il fantasmagorico spettacolo di fuochi d’artificio, introdotto nel 1481 per l’esaltazione del pontificato di Sisto IV, tornerà ad illuminare il cielo della Capitale, grazie ad un accurato studio storico-filologico del Cav. Giuseppe Passeri del Gruppo IX Invicta.
Dopo essere stata l’omaggio dell’Amministrazione Capitolina per il 60° anniversario dell’Ordinazione presbiteriale del Santo Padre Benedetto XVI, affascinando lo scorso anno oltre 60mila tra romani e turisti, Roma Capitale consacra l’edizione 2012 della Girandola ad una delle più famose opere rinascimentali del mondo: la Cappella Sistina.
Il 31 ottobre 1512, Michelangelo conclude il monumentale ciclo di affreschi della volta della Cappella, commissionato da Giulio II soltanto quattro anni prima, per sostituire il cielo stellato dipinto da Piermatteo d’Amelia per volontà di Sisto IV. Da allora, il più grandioso e completo esempio di “biblia pauperum” nella storia della Cristianità, accoglie il Sacro Collegio per l’elezione del Successore di Pietro.
Secondo la tradizione romana, fu proprio Michelangelo l’ideatore della Girandola, successivamente perfezionata da Gian Lorenzo Bernini, che si rifece alle eruzioni del vulcano Stromboli “che vomita fiamme e foco”.
Per il grande valore storico-culturale dell’iniziativa, l’edizione 2012 ha ricevuto il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, presieduto da Sua Eminenza il Cardinale, Gianfranco Ravasi.
Lungotevere Tor di Nona, Lungotevere Altoviti, Ponte Vittorio Emanuele II, Ponte Principe Amedeo Savoia Aosta, Ponte Umberto I e Via del Banco di Santo Spirito sono i punti di avvistamento, intorno a Castel Sant’Angelo, consigliati al pubblico per godere al meglio dello spettacolo.
Ma cos’era la Girandola? Dalle ricerche storiche del Cav. Giuseppe Passeri, ideatore e progettista della Girandola, si apprende che “La Maraviglia del Tempo” nasce a Roma nel 1481 per volontà di Papa Sisto IV e viene da quel momento in poi impiegata per festeggiare eventi solenni e importanti per la città, come la Santa Pasqua, la ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo e l’incoronazione del nuovo Papa.
Raccontata nelle pagine di Charles Dickens e nei sonetti di Gioacchino Belli, immortalata nelle stampe di Piranesi e nelle opere dei grandi pittori del passato, “LA GIRANDOLA DI CASTEL SANT’ANGELO” si ritrova già nei racconti dei Maestri delle Celebrazioni Liturgiche dei Papi di un tempo, come ad esempio Paride De Grassis, Fulvio Servanzio e Paolo Mucanzio vissuti tra il 1500 e il 1600.
Nel suo trattato “De la Pirotechnia” pubblicato nel 1540, l’artigliere di Papa Paolo III, Vanoccio Biringuccio, descrive così la Girandola: «Al terzo giro tirano molti razzi, i quali sono longhi un palmo che di poi sono andati in alto con una longha coda e che par gli habbino finito, schioppano, e mandan fuori sei o otto razzetti per uno, nella maggiore sommità del castello, dove è l’Angelo attaccato à l’arboro del stendardo, adattato una forma d’una grande stella, che contiene molti razzi».
Oggi, grazie ad un apparato tecnologico sofisticatissimo che si avvale di centraline radio per l’accensione dei fuochi, 18 tecnici ed un progettista sono in grado di far fronte – in assoluta sicurezza per loro e per l’ambiente circostante – ad un lavoro che in passato vedeva il coinvolgimento di oltre 100 uomini, con un notevole risparmio anche sui costi della manodopera che altrimenti sarebbero proibitivi. La realizzazione delle miscele dei fuochi segue i dettami e le indicazioni dei mastri antichi, per garantire l’intensità e la brillantezza dei colori.
Spiegare cosa fosse la Girandola e ciò che rappresentò per oltre trecento anni è complicato, così come sarebbe riduttivo definirlo un semplice fuoco d’artificio, perché la Girandola era un evento che richiamava spettatori da tutta Europa, un appuntamento dove accorrevano stranieri di ogni grado e ceto sociale fino al 1861, quando i capricci del tempo e della memoria hanno poi relegato nel dimenticatoio questo antico momento di festa durante il quale il Castello, e Roma stessa, diventava un palcoscenico per gli spettatori sull’altra riva del Tevere.
La particolarità dell’edizione 2012 della Girandola sarà la complessa accelerazione che gli artifizi pirotecnici assumeranno durante la loro rappresentazione, con un gioco di sequenze che si avvicinerà ai parametri pensati da Michelangelo prima e poi da Bernini, che coinvolgerà ben 5 punti strategici di Castel Sant’Angelo.
Oltre 400 accelerazioni, 600 “candele romane” e “fontane falistranti” illumineranno l’intero circondario di Castel Sant’Angelo, proiettando indietro nel tempo gli spettatori.
L’inizio dello spettacolo è ispirato al miracolo del 29 agosto del 590 d.C., secondo cui Papa San Gregorio Magno vide apparire l’Arcangelo San Michele sopra la mole Adriana, sotto forma di luce accecante e nell’atto di rinfoderare la spada, annunciando la fine della terribile peste che colpiva la città. Visto che la peste cessò il giorno seguente, il pontefice cambiò il nome del mausoleo di Adriano in Castel Sant’Angelo.