Portare il dibattito sulle Pari Opportunità nelle scuole italiane. E’ stato questo il fine del progetto “Diversi ma Uguali”, presentato ieri presso la biblioteca Rispoli di Roma, cui ho partecipato insieme a Chiara Colosimo, Consigliere della Regione Lazio e vice presidente commissione Scuola, Diritto allo studio, Formazione professionale e Università del Lazio, Sara Pietrangeli, dell’Agenzia Nazionale Giovani e Sara Massini, presidente di Aicem.

“Diversi ma Uguali”, che ha coinvolto  alcune scuole di Roma, Pordenone e Catania, ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza della Costituzione e della legislazione italiana ed europea relativa ai diritti delle donne e l’uguaglianza di genere, avviando un confronto tra realtà regionali diverse, finalizzato alla comprensione e all’accettazione delle uguaglianze e delle differenze (anche in funzione del 150° anno dell’Unità d’Italia).

Ieri ho avuto modo di spiegare come la ricerca sia stata utile per affrontare la disinformazione sul tema delle Pari Opportunità, anche rispetto alle normative europee. La ricerca è all’avanguardia nel suo genere e le istituzioni dovrebbero essere più recettive verso iniziative di questo tipo. Invece che di Pari Opportunità dovremmo parlare di “pari libertà” per garantire maggiore rappresentanza nella vita politica e civile del Paese: uno strumento utile sarebbero le preferenze obbligatorie di genere.

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Pari opportunità: combattere la disinformazione e garantire “pari libertà”

Category: caroselloNotizie
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