Quanto il collega De Priamo ed io abbiamo visto in aula Giulio Cesare a fronte di una iniziativa volta a ricordare e esprimere vicinanza ai nostri militari detenuti in India ha dell’incredibile. Dover ascoltare parole, seppur fuori microfono, come ‘assassini’, mentre noi esprimevamo la nostra solidarietà, ci lascia basiti. È gravissimo che invece di chiedere un intervento coeso, oltre i partiti e le posizioni politiche preconfezionate, la sinistra scelga ancora una volta la strada della demagogia e della polemica di parte. Ancora più assurdo poi che qualcuno voglia rappresentare una simile iniziativa, una testimonianza di vicinanza ai due soldati, per ciò che non è solo per attaccare l’amministrazione.