Roma ricorda il 26° anniversario della tragedia di Cernobyl, che ha rappresentato un momento fondamentale della storia mondiale. Un vero e proprio big bang, rimasto impresso anche nella memoria della nostra città e dell’Italia, che non hanno dimenticato quanto accadde quel 26 aprile del 1986. Il più grande incidente provocato dall’ energia nucleare, che generò una nube radioattiva che investì l’ Europa. Dopo aver appreso le drammatiche notizie che provenivano dall’Ucraina nella Capitale iniziò da subito una vera e propria gara di solidarietà: tantissimi romani aprirono le loro case ai bambini ucraini offrendo accoglienza e sostegno e l’Italia tutta contribuì concretamente al risanamento dell’area.
Oggi, delegato dal Sindaco Gianni Alemanno, ho rappresentato il Campidoglio in occasione dell’ incontro Cernobyl, una lezione mancata organizzato nell’anniversario del disastro nucleare dall’ Ambasciata dell’Ucraina a Roma. Presenti anche gli ambasciatori dell’Ucraina, Heorhii i Cherniavskyi; della Bielorussia, Evgenij Shestakov; della Russia, Alexey Meshkov, del Giappone, Masaharu Kohno e l’addetta alla cultura dell’ambasciata Ucraina, Nataliia Ternova.
All’indomani delle dichiarazioni del primo ministro ucraino Azarov, auspichiamo che nel piano di risanamento delle aree intorno a Cernobyl sia presente un’attenta collaborazione e vigilanza della comunità internazionale, per aiutare l’ Ucraina nella bonifica dei territori. Oggi che il tema energia nucleare e sicurezza purtroppo è tornato attuale con la tragedia di Fukushima in Giappone, una riflessione è necessaria anche in Italia: auspichiamo che la comunità scientifica possa presto definire dei traguardi significativi nel nucleare di quarta generazione e sul tema dello smaltimento delle scorie.