Gli emendamenti al decreto sulle liberalizzazioni, che mantengono in capo alle amministrazioni comunali la competenza sul numero delle licenze taxi e sul livello delle loro tariffe, sono una scelta di buon senso e di ragionevolezza. Il fatto che l’ultima parola spetti ai Comuni, e non ad un’autorità indipendente nazionale, è un elemento di garanzia nei confronti delle esigenze dei cittadini e del territorio, con i quali gli enti locali hanno un rapporto più diretto. Sono modifiche particolarmente importanti rese possibili grazie alla mobilitazione di coloro che, come il sindaco Alemanno, il presidente di Uritaxi, Loreno Bittarelli, e alcuni parlamentari che da tempo seguono con attenzione questa vicenda, come Marco Marsilio e Fabio Rampelli, hanno lottato strenuamente per difendere sia gli interessi di Roma Capitale che dei tassisti lavoratori.