Apprezzo molto lo spirito costruttivo con cui i colleghi del Pd, Giulio Pelonzi e Paolo Masini, cercano di trovare una soluzione per il futuro del Teatro Valle nel rispetto di un presupposto principale: la tutela del bene pubblico. Un principio che, segnalo, non corrisponde alla volontà degli occupanti. Nel merito, ritengo legittimo l’impegno del sindaco Alemanno per trovare una sintesi rispetto ad un caso di cronaca, come l’occupazione di un bene pubblico, ma crediamo che sarebbe stato meglio coinvolgere le sedi competenti e l’iter amministrativo avviato dall’assessore Gasperini. Quest’ultimo ha proposto, infatti, l’istituzione della Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea: un nuovo sistema che mi auguro possa coinvolgere anche il Teatro Valle. La Commissione Cultura di Roma Capitale sarà il tavolo decisivo per affrontare qualsiasi documento dovesse arrivare in Aula. L’unico elemento che ci vede in disaccordo con il Pd riguarda le proposte finora avanzate. Al momento sono valide esclusivamente quella del sindaco e dell’assessore, in quanto legittime e istituzionali. Verrà presa in considerazione la terza, ossia quella degli occupanti, solo dopo il rilascio spontaneo del Teatro.