Le recenti dichiarazioni degli occupanti del Teatro Valle rispetto alla disponibilità di un incontro da parte del sindaco Alemanno, in cui viene ribadita la volontà di lasciar fuori le istituzioni dal futuro dello storico teatro, rappresentano una vera e propria “porta in faccia” nei confronti di chi si è dimostrato propositivo nei loro confronti, nonostante il comportamento arrogante assunto negli ultimi mesi. La battaglia contro i tagli alla cultura, che il sindaco ha dimostrato di portare avanti con determinazione intervenendo più volte sul Governo, non può essere condotta con atteggiamenti strumentali. L’unico risultato ottenuto dagli occupanti è stato annientare l’avvio di una stagione teatrale vera, inscenando una protesta ideologica stabilita a tavolino e con le sembianze di una “vendetta” per lo scioglimento dell’ETI, ente pubblico diventato negli ultimi anni generatore di sprechi e burocrazia. Per queste ragioni, auspico che lo spettacolo della “rivoluzione” messo in scena dagli occupanti finisca quanto prima, in modo da permettere al Valle di ospitare nuovamente il vero teatro e non più pantomime politiche.