La mattina successiva al corteo organizzato dagli “indignati” nella Capitale, ho svolto un sopralluogo nel Rione Esquilino per verificare l’entità dei danni subiti a seguito di quella che, certamente, non è stata una manifestazione bensì una devastazione annunciata del centro storico, del patrimonio artistico, architettonico e viario della nostra città. In pochissime ore sono state raccolte centinaia di firme a conferma, ancora una volta, che gli abitanti di questo storico rione chiedono di evitare tracciati centrali e piazze storiche per tutti quei cortei a rischio vandalismo. Tutto l’Esquilino, insieme al messaggio di sostegno inviato dal sindaco Alemanno, si è stretto attorno a residenti e commercianti coinvolti nella furia devastatrice degli “indignati”. Grande solidarietà è stata espressa ai coniugi vittime del gravissimo episodio che ha visto l’incendio di un’abitazione privata all’interno dell’ex deposito del Ministero della Difesa in via Labicana, dove due familiari hanno rischiato di morire. Solo grazie all’intervento dei vicini di casa, che hanno aiutato i coniugi ad allontanarsi dall’appartamento con una scala dalla finestra, è stato possibile evitare il peggio. Insieme al collega De Priamo, proseguirò con la raccolta firme anche nei prossimi giorni e stesso presenteremo pubblicamente una mozione per chiedere l’accertamento dei responsabili e i risarcimenti circa i danni provocati.