La prima riunione del Cda del Comitato Roma 2020 ha dimostrato che il lavoro per vincere la sfida olimpica è iniziato con lo spirito giusto. Lo confermano le dichiarazioni del presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, all’insegna dell’unità e della condivisione di intenti. Come membro della Consulta dei Promotori del Comitato Roma 2020 e presidente della Commissione Sport di Roma Capitale, condivido pienamente gli indirizzi del sindaco Alemanno e del presidente Pescante per una candidatura sobria nei lavori e nei costi: vigileremo affinché questa strada sia seguita e le Olimpiadi del 2020 siano i Giochi dell’unità, della trasparenza e dell’efficienza, rispetto ad alcuni grandi eventi sportivi dei decenni passati. È necessario uscire dal contesto locale, in cui troppe volte maturano e si costruiscono le manifestazioni sportive italiane, puntando a case history di successo come Rio de Janeiro e Londra. È fondamentale inoltre fare scelte adeguate sia per quanto riguarda le partnership internazionali che gli incarichi tecnici, allo scopo di rendere l’immagine di Roma un brand vincente e convincente a livello globale. In questo scenario, mi chiedo a nome di quale Pd parlino i consiglieri Foschi e Masini, il cui controcanto stride con la disponibilità del presidente Zingaretti, già perfettamente consapevole sia dell’importanza della posta in gioco che dell’unità come valore aggiunto per vincere questa competizione.