Si è tenuto ieri presso la sede della commissione Politiche Sanitarie di Roma Capitale, un convegno di aggiornamento sulla prevenzione e terapia sulle tossicodipendenze. A tale riguardo vogliamo sottolineare il buon lavoro svolto dall’Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze, e di conseguenza non ci sorprende che l’opposizione, e in particolare la collega Gemma Azuni, abbia ingaggiato una lotta senza quartiere alle buone politiche di contrasto alle tossicodipendenze messe in campo dall’Amministrazione capitolina. Il nuovo “quadro dei servizi cittadino”, predisposto dall’Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze infatti, per la prima volta dal 2000 amplia e diversifica l’offerta dei servizi attivati in città, alla luce delle recenti evidenze empiriche e dei nuovi contesti di consumo, con particolare riguardo per le giovani generazioni. Un cambiamento radicale rispetto alla precedente gestione dell’istituzione, incentrata esclusivamente sulla riduzione del danno. Ricordiamo infatti che fu l’ex presidente dell’Agenzia a proporre l’apertura delle cosiddette “stanze del buco”, mettendo da parte la prevenzione e il recupero della persona. Una proposta che venne fortemente osteggiata dall’allora opposizione e che non rientra affatto nel programma del centrodestra in materia. Bene dunque sta facendo l’Agenzia Comunale, che sotto l’indirizzo del nuovo Cda composto da autorevoli esperti del settore, ha recepito il piano programma approvato dall’Assemblea capitolina all’unanimità nel 2009, e ha accolto le linee guida proposte dalla commissione Politiche Sanitarie. Per queste ragioni, rispediamo al mittente le accuse e ribadiamo all’Act il nostro pieno sostegno.